BeerJ: AC/DC e BK del Birrificio l’Olmaia
Si parla di musica. Sapete cos’è il “tiro”? E’ quello che separa un metronomo da un batterista. Un metronomo vi fa ballare? No. Un batterista vi fa battere a tempo il piedino? Ci auguriamo di si. Eppure va a tempo, come il metronomo, ma c’è qualcosa di non misurabile, di semplice, istintivo e imperfetto che fa la magia, e il piede parte. Ecco, la BK ha tiro e forse non è un caso, visto il trascorso da batterista del birraio Moreno Ercolani. Scura nel bicchiere, al naso arrivano nette le note di caffè d’orzo miste a profumi resinosi. Al palato secchissima, scorre veloce, prima dispensando sensazioni “nere” date dai malti bruciati, poi note resinose, di radice amara, liquirizia, ad amplificare la sensazione di asciuttezza. Il “tiro”, dicevamo: non è una birra dalle molte sfaccettature, ma un prodotto estremamente dritto e grintoso, senza tanti fronzoli, ma onesto ed efficace, che ti smuove. E allora mentre la beviamo schizzano fuori dalle casse gli AC/DC, monumentale istituzione del rock’n roll da quaranta e più anni. Nati in Australia da un’idea dei fratelli Young, poche volte si è vista una formula così semplice, collaudata e letale. Batteria che tiene un semplice tempo in 4/4, basso in ottavi ad accompagnare, un riff essenziale e malefico sparato dalla Gibson SG di Angus. Aggiungete una voce graffiata e al limite dello spasimo ed avrete il 99% del loro sound. Noioso? Nossignori, sta lì il genio: nel tiro, nel groove, nella potenza che si sprigiona dalla semplicità, nel distillato di cattiveria che dritto e pulito vi impatta contro. Back in BK.
Birra: BK del Birrificio l’Olmaia (Montepulciano – SI)
Artista: AC/DC
Playlist:
Back in black – “Back in black” (Atco Records, 1980)
Thunderstruck– “The razors edge” (Atlantic Records, 1990)
T.N.T. – “T.N.T.” (Albert Productions, 1975)