Nelle Ardenne si trova l’Abbazia di Notre-Dame d’Orval, in territorio belga, molto vicino al confine francese, equidistante (10 km) da Florenville (Belgio) e Montmédy (Francia).


Le prime notizie ufficiali legate all’esistenza di una birreria ad Orval sono del 1628, ma probabilmente da sempre c’è stata una birreria all’interno del monastero. La fabbrica di birra attuale, che assomiglia ad una cappella, viene costruita nel 1931, e oggi il profitto generato dalla fabbrica di birra è direttamente distribuito dalla comunità monastica ad organizzazioni caritatevoli e sociali locali, poichè l’autosufficienza economica è assicurata dai proventi della produzione di pane, formaggio, miele e confetture. Il primo mastro birraio, il bavarese Martin Pappenheimer, e il suo assitente John Van Huele di Ostenda si dividono la paternità della birra di Orval, che è unica, tanto che in francese è stato coniato il detto “le goût d’Orval”, il gusto di Orval. I monaci possono assaggiarla solo 2 volte all’anno: negli altri giorni bevono la Petit Orval (od Orval Vert) di 3,5°, in pratica una Orval classica diluita con acqua per diminuirne la gradazione. La produzione annuale si attesta all’incirca sui 45.000 hl. (535 barili a settimana), dieci volte la produzione di Westvleteren.