Marche, che fermento! Anche Apecchio ha la sua craft beer
Prosegue tra aperture di microbirrifici e anche beerfirm, la fase di effervescenza della piccola e medio-piccola produzione brassicola nelle Marche. Interessata dal processo espansivo del segmento artigianale con qualche ritardo rispetto ad alti angoli del Paese, la regione adriatica conosce, in questa fase, una decisamente intensa fioritura di marchi, caratterizzati, in generale, da un chiaro intento di segnare la propria identità locale e la solidità delle connesse radici.
Così, nell’omonimo borgo in provincia di Pesaro e Urbino (incastonato a 500 metri sul mare tra verdeggianti colline), nasce l’iniziativa dell’associazione Apecchio città della birra e in tale contesto, debutta la linea Apec (toponimo dialettale del paese), voluta e lanciata dalla Rinaldi, azienda di importazione e distribuzione di alcolici attiva a Bologna dal 1957.
La gamma si compone al momento di due etichette, entrambe ad alta fermentazione: la Bionda e la Ambrata, contrassegnate da valori alcolici che vanno dai 5.6 gradi della prima ai 7.2 della seconda; fiore dichiarato, all’occhiello del nuovo brand, l’utilizzo dell’acqua, particolarmente pura, che sgorga dal vicino monte Nerone.