Piccoli birrifici crescono: Birrificio OpperBacco
In Abruzzo negli ultimi due anni si è assistito alla nascita di ben tre nuovi birrifici. Uno di questi si trova a Notaresco, nel teramano, in una zona più nota per il vino che per la birra. Proprio per questo, Luigi Recchiuti e il socio, hanno voluto chiamare il birrificio OpperBacco utilizzando come logo il famoso bacco di Caravaggio con uno spumeggiante bicchiere di birra al posto del calice di vino. Fosse stato per Luigi il birrificio sarebbe nato già alcuni anni fa. Un rigetto da parte dell’UTF ha rallentato la realizzazione del sogno, ma la voglia di lavorare nel settore artigianale era cosi tanta che, nell’attesa che venissero ultimati gli adempimenti necessari, Luigi ha apertoun beer shop on-line e un locale di mescita. Nel 2009 è finalmente partita la commercializzazione delle sue birre.
Dopo anni di “gavetta” come homebrewer Luigi ha deciso di fare il salto nel professionismo affidandosi all’esperienza di un birraio navigato come Leonardo di Vincenzo del Birrificio Birra del Borgo. Fatto costruire l’impianto da un artigiano di Vasto è ora libero di sfogare la sua passione! Lo abbiamo incontrato all’inaugurazione dell’Open di Cinzano, contento e forse anche un po’ emozionato di essere presente con molti birrai rinomati nel mondo artigianale e di vedere le sue giovani “creature” nella carta di un locale che ha selezionato i migliori micro italiani. Attualmente la gamma del birrificio OpperBacco è composta da 4 birre. La 4 Punto 7, chiamata così per i gradi alcolici presenti, è una birra dal color oro carico, leggera e molto beverina. La Bianca, che come svela il nome si ispira allo stile blanche, è prodotta come da tradizione belga con frumento non maltato, avena, buccia d’arancia e coriandolo e resa unica da una aromatizzazione con miele e menta piperita (ancora però da calibrare). La Triplipa invece nasce dalla fusione di due stili differenti: il belga “triple”, da cui riprende i malti e il lievito, e l’anglosassone “IPA” (India Pale Ale), con l’abbondante luppolatura fatta anche prima della bollitura (First Wort Hopping) e successivamente (dry hopping). La 10 e lode si ispira alle scure trappiste. Per produrla Luigi utilizza sei diversi tipi di malto d’orzo che donano complessità alla birra, caratterizzata da note di cacao, cioccolato, liquirizia e caffè. Infine la L’Una, birra chiara, prodotta con segale (13%) e zucchero candito, aromatizzata con buccia di arancia e coriandolo.