Abbinare brani musicali a una birra artigianale è possibile? Forse no, ma ci proviamo lo stesso cercando di cogliere le suggestioni che la birra ci offre, quel ponte labile che possa unire gusto e udito in maniera che l’uno esalti ed accompagni l’altro. Per farlo ritagliamoci quindici minuti di tranquillità, spegniamo il cellulare, mettiamoci comodi di fronte all’Hi-Fi, stappiamo una buona bottiglia e premiamo play…
Birra: Techno del birrificio ELAV (Comun Nuovo, BG)
Artista: Noisia
Una birra “musicale” fin dal nome e dall’appeal grafico: etichetta metallizzata, che raffigura in forma stilizzata un analizzatore di spettro multicolore. Una volta aperta al naso salgono note di frutta esotica, mango, litchi, pompelmo, fresche ed invitanti, seguite in bocca dall’esplosione di un corpo avvolgente, possente ma scattante. Il nome scelto per questa birra (e sopratutto il suo sottotitolo, “Cybotronic Double IPA”) ci porta dritti al mondo della musica elettronica: quella diretta e ruvida che vi fa ritrovare urlanti e sudati al centro del dancefloor. Il nostro consiglio è quello di metter su tre pezzi tratti da “Split the atom”, primo lavoro fulllenght degli olandesi Noisia: un album in bilico fra drum&bass, house, electro, dubstep, bassi tellurici e ritmiche massicce (sentite il finale di Machine Gun e provate a non ondeggiare la testa a tempo). Un sound potente, materico ma non dozzinale, in perfetta risonanza con le caratteristiche della nostra birra, poderosa con i suoi 9 gradi alcolici (magicamente nascosti) ma dalla facile beva, creata, come ammette in etichetta lo stesso birraio/DJ , da “un singolo malto in loop come base e da alte frequenze di luppolo in bollitura e dry hopping… per un rave party extrasensoriale”.
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Playlist:
Machine Gun – “Split the atom” (Vision/Division, 2010)
Square feet – “Split the atom” (Vision/Division, 2010)
My World – “Split the atom (Vision/Division, 2010)
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Articolo tratto da Fermento Birra Magazine n. 3
