BeerJ: Montestella del birrificio Lambrate e Beck
Abbinare dei brani musicali ad una birra artigianale è possibile? Forse no, ma ci proviamo lo stesso! Proviamo a cogliere le suggestioni che la birra ci offre, cerchiamo quel ponte labile che possa unire gusto e udito, in maniera che l’uno esalti ed accompagni l’altro. Per farlo ritagliamoci quindici minuti di tranquillità, spegniamo il cellulare, mettiamoci comodi di fronte all’Hi-Fi, stappiamo una buona bottiglia e premiamo play.
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Birra: Montestella del birrificio Lambrate
Artista: Beck
Il birrificio Lambrate ci ha abituati a prodotti caratterizzati dalla facile beva e dal forte legame simbolico con la città meneghina. Non tradisce le aspettative nemmeno questa Montestella, una hell dal carattere fresco e gioviale. Color oro, appeno velato, offre tenui profumi citrici, erbacei, resinosi, che invogliano la bevuta. Basta un sorso per innamorarsi. In bocca scorre che è un piacere, mostrando toni dalle sfumature asprigne (susina) e un secco finale. Allora, zaino-frigo in spalla, arrampicatevi per i 45 metri del Montestella, la verde collinetta artificiale in piena Milano, stappate la vostra bottiglia e gustatevi questo bizzarro innesto sperimentale fra montagna e città, fra verde e cemento. Ascolto obbligatorio: Beck, che dell’ibridazione selvaggia, fra folk, country, beats e hip hop, ha fatto la sua fortuna. Un rapper del ghetto che va a trovare lo zio nel ranch, chitarre latin masticate da droidi dispettosi, innesti continui e regolari dagli anni ‘60 e ‘70 su basi bum-cha/bum-bum-cha. Buon divertimento!
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Playlist:
Loser – “Mellow Gold” (Geffen/DGC, 1994)
Hotwax – “Odelay” (Geffen/DGC, 1996)
Alcohol – “Odelay” (Geffen/DGC, 1996)
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