Birrificio Civale

Situato tra le dolci colline del Monferrato a nord e a occidente, i rilievi più nevosi del tortonese (le terre del Giarolo) a oriente, e a meridione l’Appennino Ligure, il Birrificio Civale è una delle solide realtà brassicole del Piemonte sud orientale, in provincia di Alessandria. Attivo dal 2009 Civale si è consolidato, conquistandosi lentamente il mercato: locale in primis, poi nazionale e anche una fettina, circa il 10%, di esportazione.

La storia del birrificio Civale nasce in un beer shop, che allora si chiamava In Bocca Al Luppolo (oggi Birraland), il primo in Alessandria e uno dei primi in Italia. Qui si incontrano e si conoscono Daniele Cosenza, il proprietario del beer shop, e Vincenzo Civale, informatico. Li accomuna la passione per la birra in generale, quella per la produzione casalinga in particolare. Entrambi coltivano il sogno di aprire un birrificio. Siamo nel 2007, il boom dei birrifici artigianali è agli inizi, siamo ancora nella fase in cui ci si conosce tutti o quasi, in cui chi si lancia lo fa con un modello di business piccolo e non proprio sicuro. Daniele e Vincenzo sanno anche che singolarmente non hanno la forza economica né le possibilità fisiche per cominciare l’avventura. Insieme la possibilità invece è concreta. Si studiano e si mettono alla prova a vicenda. Scoprono affinità e grandi differenze, quanto meno sulla tipologia di birre predilette: angloamericane per Daniele, dal carattere deciso, spigoloso, belghe e inglesi per Vincenzo, morbide, estremamente semplici. Capiscono anche che il punto di incontro tra queste due filosofie è la mano vincente al tavolo da poker. Affinano le rispettive ricette, chi aggiunge carattere, chi lo deve smussare, ma con lo stesso identico scopo: ottenere birre ben caratterizzate e distinguibili che si bevano facilmente.

La sinergia tra i due funziona e nel 2008 la società è costituita e iniziano i lavori per aprire, nel 2009, il birrificio Civale a Spinetta Marengo, alle porte di Alessandria. Impianto Simatec da 1200 litri, una piccola cantina che crescerà col tempo, poche ricette già consolidate, da adeguare ai nuovi volumi e i nostri sono sul mercato. Anche la squadra è cresciuta e cambiata negli anni. Oggi Daniele segue la produzione e Vincenzo la parte amministrativa, entrambi aiutano Antonella Fracchia sul commerciale, mentre Matteo Bottino di occupa della produzione e della logistica.

Il birrificio sforna una gamma composta da numerose etichette di ispirazione variegata: la grande scuola belga, il repertorio britannico, l’attenzione verso i luppoli di nuova generazione ma anche verso le possibilità le possibilità d’impiego di tipicità alimentari locali. Ci sono alcune birre che raccontano al meglio il percorso di Civale. La più significativa è la Lumina, una delle primissime American Pale Ale piemontesi, che da subito porta Civale lontano dalla concezione di birre, morbide e per niente amare, che caratterizzava ancora a quei tempi le birre della regione. L’Alica fu invece la prima birra prodotta nel neonato birrificio, con un finale, erbaceo e lievemente amaro, e un tenore alcolico basso (4,7% Vol.) che guarda alla tradizione belga, interpretando in chiave moderna e attuale una Belgian Ale.

Una birra non deve mai stancare. Questa è la filosofia di Civale, che spicca anche nella Imperiosa (10% Vol.), Imperial Stout robusta e di gran carattere, dalla bevuta appagante. La Monflower è invece una blanche legata al territorio locale: oltre alle spezie tipiche dello stile, coriandolo e bucce d’arancia, Daniele e Vincenzo aggiungono biancospino, lavanda, melissa, rosa canina e camomilla coltivati in Monferrato e grano non maltato piemontese. La Belle Gose è la birra che racconta Civale nel suo rapporto con gli altri birrifici e la sperimentazione fuori dagli schemi quotidiani. Nasce come collaborazione con Croce di Malto e Birra Montegioco. Birra che avrebbe dovuto essere itinerante e più o meno una one-shot e che invece oggi conquista premi, ma soprattutto orde di assetati estimatori, tutto l’anno. Su questo filone si inserisce anche l’Amaris, una blanche alle amarene, che gioca sul contrasto dolce-acido, esaltando il frutto, con un lieve tocco amaro, ben integrato, che racconta al meglio la mano di Daniele e ancora una volta l’equilibrio tra i soci. Così come la Persis, caratterizzata dall’uso di pesche di Pecetto Torinese.

Per un certo periodo Civale è stato un brewpub, con locale annesso alla produzione, che oggi è sfruttato come spaccio con tap room (senza cucina insomma), dove bere qualche birra alla spina e comprare bottiglie da asporto.

Informazioni e contatti

Civale LogoStrada Statale 10, N51 – 15100 frazione Spinetta Marengo (AL)
amministrazione@birrificiocivale.it
0131618250
www.birrificiocivale.it

Dati di produzione

Anno di fondazione: 2009
Produzione annua: 100 hl
Sala cotte: 12 hl
Cantina: 100 hl

Le birre del Birrificio Civale degustate:
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