Birra Pasturana

Birra Pasturana nasce nel paesino omonimo in provincia di Alessandria, vicino a Novi Ligure, sulle colline del Gavi, una zona vinicola che dal 1999 è un’enclave brassicola grazie alla Confraternita della Grande Schiuma, che, da una propria costola, diede origine al birrificio. Con Sandro Merlano alla regia e Simone Sparaggio come birraio e altri soci che aiutano in alcune fasi di lavorazione e si occupano di parte della burocrazia, il birrificio, fondato nel 2009, è cresciuto in maniera esponenziale. L’inizio fu un po’ traballante: ricordo la mia prima visita al birrificio, con Jean Van Roy di Cantillon, proprio nell’anno di fondazione, con birre incerte e poco invitanti. Sembra impossibile, assaggiandole oggi: le birre sono di carattere, piacevoli, intriganti e tutte ben costruite e ben pensate, al di là dei gusti personali, ovviamente, sono tutte produzioni di alto livello. La crescita partì sin dal 2010 e Simone, da bravo orafo, ha cesellato e limato le ricette di cotta in cotta e continua ancora a migliorare le sue creazioni, lavorando su un impianto da 600 litri che oggi risulta un po’ stretto visto l’aumento produttivo degli ultimi anni. Una storia che non poteva essere diversa, se pensiamo che già ai tempi della Confraternita della Grande Schiuma, nell’attuale sede del birrificio, si produceva birre ad uso e consumo dell’associazione (homebrewer insomma); se consideriamo inoltre che da qui sono passati, tra gli altri, Riccardo Franzosi, prima di aprire il proprio birrificio (Montegioco) e Fausto Marenco, oggi birraio di Maltus Faber, che tra l’altro scelse Simone come suo “erede”.

Tanto Simone è timido quanto Sandro è estroverso, ma, come in ogni buon matrimonio, i due si compensano. Simone ama sporcarsi le mani: gli piace cucinare, andare a raccogliere funghi e soprattutto non si tira mai indietro, nemmeno sul campo di rugby, altra sua passione. La parte dedicata al confezionamento è ancora circondata da ciò che resta del museo di Sandro, una parte minuscola, rispetto ai fasti del passato, ma con piccoli pezzi pregiatissimi che tolgono il fiato e coronano la zona dello spaccio, dove è possibile acquistare le produzioni di Pasturana. Le gamma delle referenze è eclettica e richiama la scuola belga (Filo di Arianna, Filo Forte, Filo Doppio, Filo Malpelo, Framboise), quella anglosassone (Minotauro e la recentissima Abmild) e quella teutonica (Filo di Fumo). Alcune birre sono però degli esempi a sé, come la Filo Forte Oro, la Fil Rouge e la Filare! che ben rappresentano la tendenza italiana ad usare elementi del vino (le vinacce di Cortese per la prima, le vinacce di Brachetto per la seconda e il mosto di Cortese per la terza). La Filo da Torcere è invece un’ottima strong ale caratterizzata da un tenore alcolico ben evidente, ben bilanciato dal corpo e da una piacevole secchezza che la rende pericolosamente beverina e mai stucchevole. Qualità quella del bilanciamento che, assieme alla pulizia delle sue birre, può essere considerata la firma del birraio.

Il birraio

C’era una volta, tanto tempo fa, un museo della storia della birra. Al suo interno si celavano articoli di ogni genere: lattine, etichette, bottiglie, cassette di legno, spillatori, foto, bicchieri, targhe, vassoi, sottobicchieri, posaceneri, libri, riviste, poster e ogni genere di meraviglia a patto che avesse a che fare con la birra. Erano i tesori del Mago Merlano, conosciuto anche come Sandro Merlano, anima e core della Grande Schiuma e poi del birrificio. Di quella collezione grandiosa è rimasto poco, per fare spazio al birrificio, Sandro però è ancora lì, con tutta la sua passione e la sua sterminata cultura: è un profondo conoscitore in particolare della realtà della Franconia, di cui percorre strade e contrada in cerca di birrifici da una vita. Fu l’amore a portarlo, nel 1999, a Pasturana e ad affittare lo spazio, oggi del birrificio, per dare una casa alla sua collezione. Sandro è eccentrico e passionale: se crede in qualcosa ci mette tutto sé stesso, dalla collezione di un tempo, all’auto elettrica con cui gira (con scarsa autonomia) oggi, dalle lezioni in cui racconta la storia della birra, al birrificio (soprattutto al birrificio) di cui cura la parte commerciale e per il quale ha lasciato un lavoro ben più remunerativo. All’inizio il suo entusiasmo ha travolto il mite Simone. Oggi i due hanno trovato un perfetto equilibrio e Sandro non vende più le birre prima di avere il via libera di Simone. Grazie a questo Birra Pasturana ha trovato una costanza qualitativa notevole e il Mago ancora più soddisfazioni. Per un breve periodo ha rilevato e gestito il circolo di Pasturana, il Concordia Bros, dove ha fatto sparire le birre industriale e introdotto tout court Birra Pasturana. Addirittura, con un colpo degno del Mago Merlano, ha sostituito il flûte di Cortese con la Filare! e la Ceres con la Filo da Torcere.

Informazioni e contatti

pasturanaVia Poggio 4
Pasturana (AL)
www.birrapasturana.it
info@birrapasturana.it
3209310576

Dati di produzione

Anno di fondazione: 2009
Produzione annua: 600 hl
Sala cotte: 6 hl
Cantina: 6.1 hl

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