Dogfish Head
Estroso, tenace, estroverso, istrionico. È Sam Calagione, deus ex machina, fondatore, titolare e (ancora) birraio della Dogfish Head Brewery, da lui costituita nel 1995 trasferendo in essa, in una dimensione imprenditoriale, i suoi promettenti trascorsi da homebrewer, consumati frequentando il Muhlenberg College di Allentown, in Pennsylvania e mettendosi in luce per la sua capacità di utilizzare ingredienti fantasiosi, applicando loro metodiche ingegnose. Gli esordi, a Rehoboth, sono in realtà assai modesti, sotto il profilo dimensionale: l’impianto è trai i più piccoli della scena craft statunitense e i volumi tra i più esigui, ma la creatività di Calagione, evidenziatasi ad esempio in apparizioni televisive tra 2009 e 2010 (quella nelle scene del documentario Beer Wars e quella, da protagonista, nelle puntate della serie Brew Masters, messa in onda da Discovery Channel), porta, insieme a un assai elevato profilo qualitativo della produzione, a imboccare la strada di una rapida crescita: gli stabilimenti di Rehoboth, Lewes e soprattutto quello di Milton (quartier generale della compagnia), tutti nel Delaware, garantiscono volumi annui attorno ai 300mila ettolitri. Una stazza decisamente consistente, insomma, raggiunta grazie a intuizioni che hanno segnato tappe importanti nella storia birraria contemporanea come la messa appunto della tecnica definita continously hopping (consistente in gettate a brevissimi intervalli regolari durante tutto l’arco della bollitura), dalla quale derivano alcune etichette tra le più note della casa: la 60, la 75, la 90 e la 120 Ipa, nelle quali l’elemento numerico indica, contemporaneamente, le Ibu, i gradi alcolici (diviso per 10) e i minuti di esecuzione dello stesso continously hopping. Curiosità: il nome Dogfish Head ricalca quello di una località del Maine dove Calagione trascorse alcune estati, da bambino.
Informazioni e contatti
6 Cannery Village Center, Milton, Delaware
001 (888) 836-3474
dogfish@dogfish.com
www.dogfish.com