La vostra Lager o Ale preferita, portata da un robot direttamente al tavolo al quale sedete o fino alla poltrona sulla quale siete sprofondati. Sempre più tecnologia nel futuro della birra! O forse, meglio: Sempre più tecnologia, nel futuro della birra? Ecco espressa così, in forma dubitativa, l’enunciazione ci suona decisamente più sensata. Perché scorrendo, anche attraverso gli stessi post pubblicati su Fermento Birra, la cronaca degli ultimi mesi relativa al debutto di innovazioni più o meno curiose in ordine ai vari aspetti del costume e del settore brassicolo (dalla produzione domestica alle strategie di logistica e consegna), l’impressione che se ne ricava è, soprattutto, quella di una corsa agli armamenti sul terreno delle bizzarrie.
Dopo l’avvento degli apparecchi automatici per l’homebrewing 2.0; dopo gli scenari prefiguranti un prossimo venturo sistema di recapiti a domicilio per via aerea affidati a droni; ebbene, adesso è la volta, appunto, dei robot per il servizio in sala. A realizzare il dispositivo, un gruppo di studenti americani del Mitscal, il Computer science and artificial intelligence laboratory del Massachussets institute of technology (università privata con sede a Cambridge). Ecco, in concreto i BeerBots (così si chiamano) funzionano in questo modo: come una rete di unità (suddivise in camerieri e baristi) che cooperano per gestire la potenziale clientela di un locale. Premendo un pulsante sulla superficie del robot cameriere, lo si invia al collega barista (che presidia i frigoriferi) per ricevere da lui quanto dovuto; e poi basta aspettare che il primo faccia ritorno, effettuando la consegna e rimanendo a disposizione nuovi ordini. Una mansione tutt’altro che semplice: perché per essere svolta, spiegano i creatori, i droidi devono raggiungere un alto livello di consapevolezza riguardante ciò che li circonda (come minimo per scongiurare danni accidentali). In attesa di applicazioni più impellenti (l’algoritmo dei BeerBots potrebbe essere applicato in funzione di operazioni di ricerca e soccorso), non ci rimane che immaginare un futuro dove seduti al bancone ci lasciamo servire da una macchina programmata per spillare a dovere, e magari potremo scegliere anche la modalità: “burlone”, “mordace”, “logorroico”, “taciturno”..
