Birra in tavolaCucinare con la birraDolci

Torta disidratata con chips di frutta e birra Palanfrina

Per chi non può fare a meno della birra anche con i dessert o per chi vuole stupire gli amici enofili sulla versatilità della birra, ecco una ricetta che ne prevede l’uso non nel bicchiere ma direttamente nel piatto! Di seguito riportiamo la ricetta di Marco Stabile del ristorante Ora d’Aria di Firenze.

Ingredienti

Un totale di 400g di torte varie a pasta lievitata e non con frutta e cioccolato (nel nostro caso: cheese cake alla fragola, torta di semolino al cioccolato, castagnaccio, pan di ramerino, schiacciata con l’uva)
1 arancia
1 mela verde (Granny smith)
50g zucchero semolato
1 bottiglia di Palanfrina del birrificio Troll

La ricetta

Per le cialde croccanti di frutta: tagliare le arance e le mele ad una altezza di 2 millimetri. Bollire lo zucchero con 30g di acqua per circa un minuto. Far intiepidire lo sciroppo ottenuto, passarvi le fettine di frutta aiutandovi con un cucchiaio e porle sgocciolate sono una teglia rivestita di carta da forno. Preparare un’altra teglia con carta da forno e mettervi tutte le torte tagliate a strisce di circa 1,5 centimetri. Farle asciugare in forno a 70 ° C per almeno 2 ore.

Porre le torte e la frutta in un piatto fondo (meglio trasparente per un effetto migliore) e, davanti ai vostri ospiti versate metà bottiglia di birra suddividendola per quattro nei piatti,mentre l’altra metà nei bicchieri.

Attendere 2-3 minuti per far assorbire la birra (magari odorandone le magnifiche sfumature di castagne affumicate) e dare il via alla cerimonia: metà la mangi, metà la bevi!!

Nel bicchiere

La preparazione è ottima sia per riutilizzare dolci avanzati che per presentarli in maniera diversa, esaltandone gli aromi: la reidratazione infatti libera profumi che salgono al naso netti ed intensi, accompagnati da ricchi aromi di malto e spezie.

L’abbinamento con il pan di ramerino è piacevole, uvetta e altra frutta secca che si incontrano, così lineare da sembrare quasi scontato. Meno scontati ma ottimi quelli con il castagnaccio e la schiacciata con l’uva: il primo si imbeve meno ma viene rivestito dalla birra, creando in bocca un amalgama di castagna e aromi di cioccolato molto particolare, la schiacciata invece inizia con sentori quasi di mosto progressivamente potenziati dall’alcol della birra, con le spezie che escono nel finale. Particolarmente intriganti gli ultimi due abbinamenti: in un caso la dolcezza della frutta viene piacevolmente ribaltata dalla nota leggermente amara della birra, nell’altro il cioccolato del dolce si fonde con le note affini della birra, in un continuo potente e prolungato. La frutta disidratata, leggermente intrisa di birra ma sempre croccante e gustosa, è un ottimo stacco tra i vari dolci.

Il consiglio: utilizzare insieme dolci con caratteristiche molto diverse permette di creare un piatto equilibrato, stimolante e sorprendente.