Stray Dog del birrificio Toccalmatto
Prendete una Bitter, al confine (parlando di gradazione) tra Best e Strong; immaginate di personalizzarne la ricetta con aggiunge (parlando di luppoli) di coni d’impronta sensoriale nuovomondista (Styrian Golding e Citra le varietà in gioco), anche in dry hopping; e pensate di eseguire la variazione sul tema con quella qualità di polso che è tratto comune di tanti brewers italiani. A tradurre l’idea in un prodotto concreto è stato il marchio emiliano Toccalmatto (con base a Fidenza, Parma), che con la sua Stray Dog ha ottenuto un risultato così di successo, da collocare questa bitter tra le etichette-bandiera della scuderia.
L’assaggio? Colore di transizione tra il dorato carico e l’ambrato di primo ingresso; trama visiva intessuta di lievi velature; schiuma avorio, compatta, durevole. Aroma garbato e ficcante insieme: biscotto, noce, un quid di terroso-agrumato (radice di zenzero) e poi di nuovo lo zesty che, in solitaria stavolta (pompelmo, mandarino), svetta sul resto dell’arco odoroso. Un trend che prepara alla bevuta: rapida, saettante, capace di unire le asciuttezze di una corporatura essenziale (ma non angolosa) a un dosato bilanciamento tra maltature iniziali e amaricature in crescendo, dal giro di boa alla chiusura; sorsata capiente, insomma: cui giova la morigeratezza del contenuto etilico (4.2%) e la vivace carbonazione. Da consumare… a nastro!
Stray Dog del birrificio Toccalmatto
Nazione: Italia
Fermentazione: alta
Stile: Bitter
Colore: ambrato
Gradi alcolici: 4,2% vol.
Bicchiere: pinta
Temperatura di servizio: 8-10 °C