Nuove birre in casa Pasturana, Granda, Eremo, Lariano e Birrificio Italiano
Il nostro consueto sguardo alle new entry birrarie del panorama nostrano ci regala come prima tappa una sosta da Birra Pasturana per conoscere la terza nata della linea Filo Spinato, progetto nato in collaborazione con il giovane birraio locale Lorenzo Mascherini che vuole proporre al mercato birre sperimentali e inconsuete che si discostano dall’approccio tradizionale del marchio piemontese. Dopo la American Pale Ale che lo scorso ottobre ha dato il via alla saga e la New School Ipa che l’ha affiancata durante periodo natalizio, è oggi la Munich Helles a prendersi le luci della ribalta, portando per la prima volta nei serbatoi del birrificio la bassa fermentazione. Il riferimento è ovviamente al classico stile bavarese, una birra dorata che rivela note morbide maltate unite ad una sfumatura erbacea e floreale derivante dall’utilizzo di luppoli tedeschi che regalano un amaro contenuto ma percettibile.
One Love, richiamo Marleyano con cui ci spostiamo in Umbria, è invece il nome della nuova etichetta griffata Birra dell’Eremo, nuova protagonista della linea speciale Blind del birrificio. Si tratta di una West Coast IPA brassata con luppoli in fiore freschi di varietà Citra, Mosaic e Simcoe coltivati nella farm americana della Yakima, congelati appena raccolti: una birra di un bel colore dorato carico che punta su di un’esplosività olfattiva e gustativa fortemente caratterizzata da componenti agrumate ed erbacee. Il tutto con una carica alcolica che si avvicina ai sette gradi senza intaccare piacevolezza e bevibilità.
Dalla collaborazione tutta lombarda tra Birrificio Italiano e Birrificio Lariano arriva invece la TipoGrigna, nome che fonde due pils quali appunto Tipopils e Grigna che hanno segnato la storia delle interpretazioni Made in Italy dello stile. Una pils dunque – e cosa se no? – a celebrare l’amicizia dei fondatori Emanuele ed Agostino, ma anche a proporre una versione resa unica dall’utilizzo esclusivo di luppoli Petit Blanc, varietà di luppolo da aroma ormai perduta originaria della Borgogna e rimessa a coltura a Tettnang dai comuni amici della famiglia Locher. Una pils da amatori insomma che, come scherzosamente annunciato via social dai protagonisti, non nasconde la sua voglia di essere ricordata negli annali.
Terminiamo il giro di novità da dove lo abbiamo cominciato, ovvero in Piemonte, ma questa volta in provincia di Cuneo, dove il Birrificio della Granda celebra la nascita di The Duke, reinterpretazione di quell’hard seltzer che, ancorché poco conosciuto alle nostre latitudini, risulta particolarmente apprezzato in territorio americano. Si tratta di una bevanda alcolica, gassata ed aromatizzata che può essere prodotta in due modi: miscelando una base etilica neutra con seltz e aromi, oppure ottenendo la componente alcolica attraverso una fermentazione di acqua con malto o zucchero marchiando poi con aggiunta di frutta o altri ingredienti. Nel caso in oggetto l’orientamento gustativo è stato un rimando alla tradizione tricolore, con aromi e sapori ispirati dal vermouth e dall’aperitivo bitter all’italiana.