Mugnach del birrificio Lariano
Mugnach ovvero, nel dialetto brianzolo, l’albicocca. La protagonista di questa ricetta targata Lariano (Sirone, Lecco) nella quale si assiste alla trasformazione di una materia prima birraria già dotata di una propria ben precisa identità, fino a diventare qualcosa d’altro, di diverso, ma di ugualmente interessante. La materia prima in questione è la Tripè, la Tripel della casa lombarda; la quale viene posta in maturazione in barrique di secondo passaggio (lavate, ma non rigenerate), ricevendo a quel punto la visita di un bel carico (il rapporto è al 15% circa) di frutti interi, iniziando con esse una convivenza che andrà avanti per 11 mesi. Dalla crisalide esce un calice dal colore dorato carico, di trama ottica velata, dotato di schiuma certo non tracimante ma comunque discreta, specie nella tessitura. Un calice che regala aromi consistenti, quasi palpabili: (delicata) pasta frolla, panificato da lievito madre, yogurt alla frutta bianca, accenni di acetico e brett, un architrave olfattivo (pulito) di albicocca e pesca tabacchiera, correnti di vaniglia. E stessa è la musica al sorseggio, che decolla rotondo (8 i gradi alcoilici), procede assestandosi su un binario di dolce acidità dal timbro citrico, chiude con finale secco e di lieve amaricatura, unita a un’appena sfiorata tannicità. Succosa e affilata.
Mugnach del birrificio Lariano
Nazione: Italia
Fermentazione: mista
Stile: Sour Fruit Ale
Colore: dorato
Gradi alcolici: 8% vol.
Bicchiere: calice a chiudere
Servizio: 12-14 °C