Moor Top del birrificio Buxton
Molto (appagamento sensoriale) con poco (alcol). Quando il gioco riesce, è una delle vie d’accesso al bere bene birra; e significa che, in sala cottura, si è lavorato come si deve. Una qualità che va riconosciuta a molti esponenti della new e della newest wave britannica; potendo così perdonare loro il “peccato” (da parte di chi un peccato lo consideri, ovviamente) di propendere per luppoli modernisti, piuttosto che tradizionali. In fatto di finezza nella fattura del prodotto, a Buxton (nel Derbyshire), il birrificio omonimo ha abituato male (in senso antifrastico, è chiaro) la propria clientela e, alla luce del crescente gradimento del marchio, anche noi. Un marchio dalla cui gamma, piuttosto ampia, preleviamo idealmente qui la Moor Top, una Golden Ale da 3.8 in gradazione, che si apprezza, appunto, sia per la scorrevolezza (e la spensieratezza) di consumo, sia per la significativa incisività delle sensazioni.
Luppolata con bracciate (tradotto letteralmente dal sito aziendale, che recita armfuls) di Chinook, la bevuta, malgrado l’esilità dello scheletro etilico, non si riduce tuttavia per niente all’essere una semplice “boccata d’acqua profumata dal finale amarognolo”. Il naso, per esempio, oltre alle prevedibili freschezze agrumate (pompelmo) e pinoso-balsamiche, sfodera aromi dolci, fiori bianchi e pesca in primis. E il sorso, prima di gettarsi a tuffo in un chiusura bitter dai lineamenti terrosi, da radice, sa anche ammansire il palato con il flavour familiare del boccone di pane: un gusto che avvolge, riscalda e sa di casa (cit.).
Moor Top del birrificio Buxton
Fermentazione: alta
Stile: Golden Ale
Colore: dorato
Gradi alcolici: 3.8%
Bicchiere: pinta
Temperatura di servizio: 6-8°