Birre degustateBirre slovene

Lasko Termalni Desert del birrificio Lasko

Uno dei prodotti di punta della Lasko, stranamente distribuita soltanto sul mercato estero: è difficile trovarla in Slovenia, la si può invece reperire con relativa facilità in Italia, Svezia e Danimarca.  Colore marrone scuro, profondo, con alcuni effetti ramati, schiuma cremosa e persistente, bianca ma con alcune venature che ripropongono il colore scuro della birra, Naso molto fresco e leggero, con le note accennate di malto tostato, polvere di caffè e un certo tocco rustico. Non molto frizzante, ha corpo rotondo ma non consistente, morbido e inizialmente abboccato, che finisce poi con le note più amarognole della liquirizia ed erba medica. Moderatamente amaro anche il finale, che si rivela lungo ed equilibrato. È perfetta per il periodo autunnale, robusta senza essere massicciamente alcolica, calda senza essere troppo consistente.

 

Lasko Termalni Desert del birrificio Lasko

Nazione: Slovenia
Fermentazione: Bassa
Stile: Dunkler Bock
Colore: Scura
Gradi Alcolici: 5,9% vol.
Bicchiere: Calice a chiudere
Servizio: 7-8 °C

Il birrificio Pivovarna Lasko

Fabbrica di birra slovena aperta intorno al 1825, quando Franz Geyer inizia la propria produzione di birra negli stabilimenti precedentemente usati dalla Valvasorjev Spital. Per 15 anni circa vi si produce quasi esclusivamente birre affumicate (le steinbier) come quelle della vicina Corinzia, secondo lo stile bavarese. Nel 1838 la ditta viene acquisita da Heinrich August Ulrich, il vero e proprio iniziatore  della birreria che è arrivata fino ai giorni d’oggi. Nel 1867 viene costruito da Anton Larish il nuovo stabilimento, che si trova ai piedi della collina di St Cristoforo a Spodnja Stajerska, nella bassa Stiria. Nel 1889 lo stabilimento viene diretto da Simon Kukec, che mette le basi per la grande, futura espansione produttiva e commerciale della Lasko, nella cui produzione rientrava anche l’imbottigliamneto di acque sorgive termali prospicienti la fabbrica. Entra in competizione aspra con la Union Brewery, altro birrificio sloveno, che inizialmente  riesce a far soccombere  la Lasko, che chiude la produzione di birra nel 1924. La fabbrica però riesce a riprendersi, e riapre i battenti nel 1938. Le bombe tedesche distruggono lo stabilimento nel 1944, ma subito dopo la fine della guerra, nel 1946, la fabbrica riapre i battenti, e giunge fino ai giorni d’oggi, come la più importante fabbrica di produzione birraria della Slovenia, con 1 milione di hl. prodotti ogni anno.