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La Brusatà del birrificio Aleghe

Realtà artigianale piemontese di lungo corso (opera dal 2008), con sede a Giaveno (Torino), il marchio Aleghe firma, tra altre etichette storiche, La Brusatà, una Chestnut Beer a bassa fermentazione ma ad alta gradazione alcolica, se è vero che l’asticella indica quota 7%. La ricetta si basa su una miscela secca che include malti Monaco, Cara Monaco e Rauch, su una luppolatura monovarietale affidata a gettate di Nelson Sauvin, sull’aggiunta in ammostamento di castagne affumicate. Al momento del servizio troviamo una mescita dal caldo colore ramato, innervato da sottili velature e acceso da riflessi arancia, nonché guarnito da una sostanziosa schiuma nocciola. Passando all’olfazione troviamo un ventaglio aromatico consapevolmente e nitidamente disegnato: biscotto, calotta di dolce da forno, miele scuro, frutta disidratata (dattero, fico), accanto all’ovvia tematica della caldarrosta. Nota centrale, quest’ultima, anche nella costruzione dell’impalcato gustativo, che si concretizza in strutture materiali di media robustezza e in una corsa palatale agile (briosa la bollicina), di matrice abboccata in avvio per farsi snella al giro di boa e asciutta nella chiusura, intercettando qui il picco della parabola amaricante e trovandone benèfici effetti di bilanciamento. 

La Brusatà del birrificio Aleghe


Nazione: Italia
Fermentazione: alta
Stile: Chestnut Beer (con castagne affumicate)
Gradi alcolici: 7% vol.
Colore: ambrato
Bicchiere: calice a chiudere, biconico
Temperatura di servizio: 7-10 °C