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Couch del birrificio Nomad

La Oatmeal Stout secondo Nomad. Ovvero una birra pensata per coccolare – secondo le stesse parole utilizzate dal marchio australiano nei testi di presentazione del prodotto – e quindi progettata per un consumo concentrato nei mesi meno caldi; ma che invece ha rivelato grande fruibilità, in virtù evidentemente di un’architettura improntata al self control, a partire dal dato alcolico, fissato a 5 gradi e 3.

Identica attenzione agli equilibri troviamo nella costruzione olfattiva, sfaccettata sì, ma mai pacchiana: vi troviamo i temi dell’orso e del caffè tostato, della cola e del chinotto, del rabarbaro e della liquirizia, del cacao e della farina di castagne; salendo la temperatura, si toccano le corde di un amaretto appena accennato. E la sinfonia torna al sorseggio, il cui incedere è tuttavia imperniato attorno alla centralità dell’avena e del suo modo vellutato, elegante senza opulenze sfacciate o stucchevoli. Pralina liquida.

Couch del birrificio Nomad

Couch bottiglia

Fermentazione: Alta
Stile: Oatmeal Stout
Colore: Scuro
Gradi Alcolici: 5.3% vol.
Bicchiere: Pinta
Servizio: 10-12°C