EsteroIn vetrinaNews

Come rimanere indipendenti secondo Sam Calagione di Dogfish Head

L’argomento è quanto mai attuale. Il futuro della birra artigianale? Un racconto tutto da scrivere, su pagine che, al momento, sono ancora interamente bianche. Fuor di metafora: non c’è alcun finale già segnato, non c’è neppure alcuno scenario più probabilmente ipotizzabile, tante sono le variabili al momento in gioco. Di certo ci sono soltanto le tendenze di fondo che determinano la cornice entro la quale il movimento craft mondiale si trova a vivere la fase presente della propria, giovane, vita. Tendenze sulle quali, a esprimere le proprie considerazioni, è uno dei protagonisti eminenti del movimento stesso, quel Sam Calagione che – fondatore (nel 1995) del marchio Dogfish Head (a Milton, nel Delaware) – si trova a guidare una delle realtà imprenditoriali più brillanti del proprio fronte: con un esercito di 250 dipendenti, e con una struttura che fa della sua creatura la sedicesima (per dimensioni) brewing company non industriale degli Stati Uniti.

sam-calagione2

Quali sono dunque gli andamenti strutturali del momento attuale? Primo: l’interesse da parte del pubblico verso l’artigianale è in crescita, così come la conseguente quota di mercato. Secondo: si moltiplicano i consolidamenti e le acquisizioni aziendali, nel contesto di un’offensiva, da parte dei gruppi multinazionali verso i più piccoli produttori, che sta assumendo un impeto sempre più vigoroso. E allora, in che modo una craft brewery può riuscire a mantenersi indipendente? La risposta, tra le pieghe di un’intervista rilasciata da Calagione a Usa Today, è riassumibile in tre punti.

  1.  Un birrificio indipendente può rimanere tale anzitutto decidendo di volerlo. Per me – spiega – c’è una linea tracciata sulla sabbia da non oltrepassare, ed è quella stabilita dalla Brewers Association (non superare i 6 milioni di barili ovvero circa 7 di ettolitri; non cedere più del 25 per cento del proprio capitale a gruppi industriali, ndr), ed è una linea al di qua della quale conto che Dogfish possa rimanere ancora per molti, molti, molti, molti anni.dogfish head
  2. La forza del craft continuerà a risiedere in un appeal fondato sulla qualità del prodotto e sulla sua ben delineata personalità sensoriale (il motto aziendale è Off-centered ales for off-centered people), nonché sulla capacità di raccontarsi al pubblico, di spiegarsi appunto nella propria diversità. I consumatori – prosegue Calagione – devono infatti decidere di orientarsi verso l’artigianale, devono deciderlo con il pensiero e il portafoglio, perché certo questo tipo di prodotto non può competere sul piano del prezzo contro la concorrenza industriale in tutte le sue ramificazioni.

    sam-calagione3

  3. Il birrificio indipendente può difendersi anche – se ne ha i mezzi e l’opportunità – diversificando orizzontalmente la propria attività ovvero brandizzando altri prodotti o servizi. Ad esempio quelli della cucina (Il Pescecane ha recentemente aperto i battenti di un suo ristorante, il Chesapeake & Maine, a Rehoboth Beach); o quelli della ricettività e dell’accoglienza (già dal 2014 è operante il Dogfish Inn, a Lewes).