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Birra e bicchieri: lo yard

Yard 3Associato oggi quasi automaticamente ed esclusivamente (almeno in Italia) alla somministrazione (e al marketing) della Kwak, la Belgian Strong Dark Ale di casa Boostel (Buggenhout, Fiandre Orientali), il cosiddetto bicchiere a bulbo, ha in realtà un nome più suggestivo, lo yard, e origini ben più antiche. Origini che ci portano dritte in Inghilterra, dove in passato sembra fosse d’uso piuttosto comune per il sorseggio della birra; e dove indicava evidentemente col suo nome (corrispondente a quello di una nota unità di conteggio della lunghezza, adottata dal Sistema di misurazione imperiale britannico), non solo la dimensione del manufatto, ma anche una corrispondente quantità di liquido contenibile al suo interno. Peraltro si trattava di quantità variabili da caso a caso, da zona a zona. Sebbene l’altezza del modello fosse appunto quella di una iarda (0,9144 metri), la sua realizzazione – considerata una prova d’abilità da parte del soffiatore di vetro – determinava, di volta in volta, scostamenti della capacità effettiva, anche se l’ordine di grandezza si aggirava attorno alle  2 pinte imperiali ovvero, grossomodo, 1,14 litri.

yard bicchiereLa morfologia è nota: stretto e longilineo, presenta, a una delle estremità, esattamente un bulbo (più o meno dilatato), dal quale si diparte un albero d’allargamento, tendente a svasare man mano che ci si avvicina all’apertura. Il bicchiere ha la singolarità di essere lungo e privo di una base piana stabile, tant’è che, quando non in uso, veniva appeso alla parete.

YardPassato, nel corso del tempo, a causa della sua scarsa praticità, da un utilizzo diffuso e quotidiano a una funzione più specificamente ludica, divenne a un certo punto lo strumento di giochi da pub: quali le sfide a berne l’intero contenuto senza far pause per respirare e il più velocemente possibile. Di solito, infatti, data la conformazione (assai traditrice), quando uno yard viene sollevato, è poco prudente smettere di bere: per poter farlo. occorre ruotare il bicchiere stesso, altrimenti il suo abbassamento in linea verticale provoca un’onda di ritorno dal quale si rischia di essere investiti.

Tra le designazioni alternative, riportiamo quelli di long glass e di ell glass ovvero bicchiere pari a una auna, dal nome di un’altra unità di misura della lunghezza applicata in Europa prima dell’avvento del sistema metrico decimale, essa stessa di valore variabile tra le diverse zone di diffusione, tra le quali la Fiandre francesi (dove la si conosceva come aune), quelle fiamminghe (qui la si chiamava ell), i Paesi Bassi (el), la Germania (elle)  e appunto la Gran Bretagna (ell, esattamente).