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Anchor Brewing chiude: lo storico birrificio americano cessa la produzione

Con un comunicato stampa Sam Singer, portavoce di Anchor Brewing ha annunciato la definitiva cessazione della produzione e la chiusura del birrificio e di tutte le attività collegate a partire dal 1 agosto.

Secondo Singer le cause della chiusura sono da ricercare nelle difficilissima congiuntura dettata dal Covid e dalle sfide più recenti, prima tra tutte l’inflazione, ma anche nella perdita di efficacia del brand. Senza dubbio Anchor aveva perso appeal dopo la vendita nel 2017 al gruppo Sapporo, perdendo interesse tra i consumatori craft.

Secondo il portavoce del birrificio però le difficoltà erano cominciate ancora prima del cambio di proprietà infatti i guadagni si sono ridotti di ben due terzi rispetto al 2016. Nonostante fosse sicuramente uscita dai radar negli ultimi tempi a causa anche di produzioni non proprio esaltanti, precedenti alla cessione a Sapporo, La chiusura di Anchor Brewing di certo commuoverà molti appassionati, soprattutto quelli con qualche anno in più.

Fondata nel 1896 a San Francisco da Ernst F. Baruth (un immigrato proveniente dalla Germania) insieme al genero, Otto Schinkel. Il birrificio si specializza nella produzione delle California Common e nel 1981 registra la denominazione “Steam Beer”, un nome alternativo dello stile. Anchor Brewing entra nella storia brassicola americana nel 1965 quando venne salvata dalla bancarotta da Fritz Maytag per poche migliaia di dollari. La leggenda narra che Maytag, trasferitosi a San Francisco per studiare a Stanford, abbia rilevato il birrificio proprio con il preciso intento preservare la produzione della California Common, la sua birra preferita, di cui evidentemente non poteva fare a meno e che ribattezzerà  Anchor Steam Beer.

Ovviamente l’idea del nuovo proprietario era molto più complessa e lungimirante. Da subito infatti Maytag impose un nuovo corso al birrificio basato sull’innovazione. In particolare la decisione di puntare sui luppoli americani e sul dryhopping per massimizzarne l’aroma, decisione che porterà alla nascita della Liberty Ale, e che segnerà di fatto il carattere distintivo di tutte le American Ipa che seguiranno. Nel 2010 Anchor fu venduta ad un fondo di investimento per essere poi ceduta, come detto, al gruppo Sapporo nel 2017.

Tutti gli asset, marchi e proprietà del gruppo saranno messi in vendita per ripagare i creditori. Durante questo periodo qualcuno potrebbe farsi avanti e comprare il marchio per tenerlo in vita, purtroppo però sembra molto difficile che si possa trovare un nuovo Maytag dato che tutti i precedenti tentativi di vendita sono andati falliti.