Back Door Bitter del birrificio L’Orso Verde

Cavallo di battaglia del marchio lombardo L’Orso Verde (Busto Arsizio, Varese), la Back Door Bitter può legittimamente gonfiare il petto, in atto di sacrosanto orgoglio, nel fare bella mostra delle tante e tante medaglie che ne hanno, via via, decretato il successo e il diffuso apprezzamento, da parte di pubblico e critica. Tutto strameritato, perché si tratta di una Bitter davvero ben disegnata nella ricetta e splendidamente godibile al sorso. Il grado alcolico è da Strong Bitter, ma si sa che, trasposto nella cornice semantica della categoria, quell’aggettivo, forte, indica una stazza etilica al massimo di 6 gradi e 2. Qui siamo sui 5, garanzia di fruizione assai tranquilla, se non proprio spensierata; prerogativa che impreziosisce un profilo, come detto, di grande piiacevolezza.

Il colore è un ambra profondo, che occhieggia al rame, la trama visiva sostanzialmente pulita, la schiuma (avorio) nelle proporzioni stabilite dal disciplinare di stile. La piattaforma aromatica a sua volta da letteratura – frutta secca (nocciola, noce) e matura (la mela e la sua buccia), tratti erbacei  e lievi terrosità – con in più gli argomenti personalizzanti di qualche corrente resinosa (pino) e di qualche agrumatura (arancia). Insomma, un naso fresco: preludio a una bocca parallelamente vocata a dissetare, con il suo corpo da centometrista, la sue fattezze gustative neutro-morbide in avvio, poi snelle a metà tragitto e infine asciutte; ad esaltare il crescendo amaricante che, in chiusura, si fa forse perentorio, ma mai arrogante. Nave scuola per aspiranti assaggiatori seriali.

Back Door Bitter del birrificio Orso Verde

Nazione: Italia
Fermentazione: alta
Stile: Bitter
Colore: ambrato
Gradi alcolici: 5%
Bicchiere: pinta
Temperatura di servizio: 8-10 °C